Porto Quinta da Romaneira Over 40 Year

DESCRIZIONE: Veste ambra-tawny abbastanza carico orlata da nuance dorato-verde oliva. Il naso è caleidoscopico nell’alternanza d’umori definiti ma cangianti ad ogni olfazione ed al crescere della temperatura. Su base di uva passa, mallo di noce e torrefazione, il tono olfattivo generale di rancio avvince con mille bizantinismi: ora una pungenza di solvente, una spolverata di noce moscata, una nota freschissima di cardamomo verde e menta; ora invece toni di boiserie antica appena cerata, sentori maderizzati, cuoio vecchio, tabacco rancido, nuovamente una pungenza, questa volta spiritosa, che declina l’agrumato in un ricordo di Cointreau, sottobosco umido. Il sorso ha molto più in comune con un whisky che con un Porto Vintage, tanto più un Vintage giovane, sebbene rimanga discretamente dolce: dal tannino ormai evanescente, è dominato da una freschezza sfrontata che invade la bocca richiamando sapori di noce, nocciola, l’amaro che si scopre dolce del miele di corbezzolo, gomma e caramello bruciati. Il calore alcolico percepito non rende giustizia ai 21%. Se ben ossigenato e ad una temperatura corretta, chiude molto persistente tracciando una scia dolce-amara al sapore di menta misto a caffè corretto e nocino. Vino da meditazione che vi consigliamo di godere con lentezza, dandogli il tempo d'ossigenarsi così da poter esprimere tutto quanto è nelle sue corde, a bottiglia stappata rimane integro per 2 o 3 mesi. Forma un abbinamento sublime delle scorze d'agrumi candite rivestite di cioccolato fondente.